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Quando mi accorsi di esistere senza vivere. Di ricevere da sempre carezze trasparenti e invece di parole solo schiaffi di silenzio invano cercai tra le nubi dell'anima il profilo della speranza! L'odore della delusione era come quello della neve che mi raggelava in gola l'alito di bambina quando mio padre al posto di coperte mi offriva le sue mani stanche e i suoi respiri tiepidi d'amore. Ed io invano cercavo fra le nubi della sera il profilo della primavera! Poi tra gli abissi di pace di uno sguardo sereno scorsi il profilo di sensazioni nuove a render patetiche le mie rughe di donna mai pił illusa di ritornare -lungo sentieri assetati di fine- nella stagione unica in cui la vita conosce soltanto il moto in avanti del sogno. Ora so che le gioie pił grandi sono quelle che restano mute! |
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