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Ho visto il mio sogno più grande dileguarsi tra i falò in una notte d'agosto col profumo di terra soffusa di pace dopo il temporale. Era un pensiero informe. Assomigliava forse ad un sospiro a bolle d'aria intrise di dolore. Si trasformava poi in perfido folletto cogli occhi sfumati di silenzio velati d'ipocrisia illuminati d'ironici sorrisi. Sapeva quanto avrei voluto accarezzarlo. Ma ormai era scivolato laddove mancava ossigeno di vita. Il profumo dell'estate si faceva più intenso mentre la lavanda si chinava sul roseto creando colori per le vesti degli angeli. Sulle mie mani fredde bianche di luna restava il carbone di una stella che lentamente si spegneva. |
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