Il vento nella notte

Ho sentito l'urlo convulso
del vento
lacerare il silenzio della notte
e portare in cielo
il lamento di un cane randagio.
Fantasmi impazziti volavano
aggrappati ad otri trasparenti
e lasciavano brandelli di lenzuola
tra le braccia scarne delle siepi
levate in cielo a chiedere perdono.
Le ombre dei pini impazzirono
e si contorcevano desiderose
di librarsi verso mondi
di quiete.
Nei camini i respiri degli orchi.
Dietro i vetri le risa delle streghe.
Quel carnevale di foglie
era senza allegria.
Poi con discrezione il velo
della pace
copriva in filigrana il mondo.
Alla terra bellissima donna
violentata
sfuggiva ancora qualche singulto.
Era impaurito perfino
quel raggio di sole che al mattino
veniva a far pił biondo
il mio bambino.