Fragile per sempre
(dedicata a Luisa Gubunelli)

Ti ho vista correre contro
il tempo bevendo i giorni
su calici di nuvola
finché diventasti
figlia di te stessa a giocare
nei giardini del tuo passato
belli di sole e di pleniluni.

Poi diventasti "mamma"
di due treccine bionde
rubando gli istanti
al suo sguardo smarrito
dove felice respirava
il silenzio.

Ma sei di nuovo figlia:
or del tuo "cane nero"
ora della tua isteria
ora della tua pretesa
d'essere bella e vecchia.

E figlia rimani
-figlia per sempre-
di quell'amar che non
chiede.
Carezza di luce
inventata da Dio
per interrompere un pò
la monotonia dell'eterno.