Riflessioni di primavera

Un' aria satura di primavera
increspa le acque annoiate
di un lago i cui cerchi
in armonico crescendo
vanno a lambire le sponde
con garbate carezze.
Brividi nuovi fermentano gią
sui rami stanchi di grigio.
Guizzi di rondini m'insegnano
a guardare il cielo dove
l'eterno si specchia sereno
nello sguardo di un giorno.
Esclusa da questo miracolo
che esulta d'intorno
sento molecole di vita
staccarsi dal mio corpo stanco.
Tristezza amara di chi si perde
nella contemplazione
della fugacitą del tempo.
Di chi avverte sulla pelle
l'irreversibile divenire
delle cose.
Ed io anelo ai confini
della luce
dove il buio appagherą
la mia sete di silenzio.