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Sopra il lago vestito di sera ondulate carezze di luna. poi la notte il suo eterno ritorno. I suoi giochi sui muti tormenti. Fingo quiete e abbandono ma sento sulla gota bruciarmi lo schiaffo che mi diede la vita nascendo. Atto primo di un lento dolore. Graduale catarsi del corpo che anela a più vasti silenzi. Dove i fiori hanno petali di pensiero e profumo di infinito. Dove la pace è assiorna e l'attimo assapora la sua eternità. E dove la luce non è di sole solleverà la sua ombra perché si stringa all'anima. |
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