 |  |  |
Mi dissero che la speranza era una perla. Tuffata nei fondali vi restai in apnea e respirando sogni inventavo sculture di mare. Tra le mani l'opalescente sfera io le cantai tra i flutti la mia gioia. "Danza flebile speranza! Danza la mediavale nenia di buffo menestrello. Danza all'alitar di un Dio che si nasconde. Danza su scenari rosa scolpiti da corallini profili. Danza allento fluir del divenire eterno delle cose. Danza anche quando sarai solo un punto che racchiude l'infinito. Anche quando sparirai dal mio sguardo stanco per indossare drappeggi di silenzio!" Non si chiuse il mare sul mio stonato canto. Non si liquefece la perla al sale della vita. E libera danzò sul "Va pensiero." |
|
|
|
|