Spighe e fiordalisi
(moriva di droga ed era l"otto marzo)

(moriva di droga ed era l"otto marzo)
Vestivi ragnatele di rugiada
e il sole t'imperlava da odalisca.
A passi felpati aggiravi la vita
salendo gradini di nuvola.
Tu li credevi spighe e fiordalisi
e invece raccoglievi le illusioni.
In te la libertà di un segreto
fuori di te la logica del mondo.
Ti rispose con piogge di silenzio
quel Dio a cui tendesti le mani.
Le ombre sinuose dei tuoi dubbi
fugaci nel pulviscolo a danzare.
Dalle labbra esangui mi giungeva
l'ultima parola di un lamento:
eri libera soltanto di morire.
Raccoglierò io i tuoi silenzi
per poesie con versi di vento.
Racconterò dei tuoi voli solari
sopra i vasti prati inventati
fra i tiepidi azzurri non veri.
Sarà quel segreto di donna
una luce di stella sospesa
nel buio di tanta apatia.