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RUGHE SENZA STORIA (dedicata a mia madre)
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Si alternano nei tuoi occhi giocosi folletti ad arcigni giganti con lo sguardo pieno di comando. Poi……..un tenue accento d’antica saggezza e di dolce vecchiezza. Poi ancora… inghiotte l’austera donna una stolta fanciulla sterile d’amore. Infine un guizzo nel vuoto dove si lacera la fragile tela della memoria. Lacrime di polvere. Rughe senza storia. Trascorri così la tua esistenza coinvolgendo nei tuoi silenzi la mia incredulità che mi soffoca in gola il più disperato inganno della vita. Vorrei gridarti “Basta! Smettila di scherzare alla tua età! Tu che sei sempre stata così seria! Le tue favolose espressioni sono solo smorfie ineleganti! Ma ecco un suono triste come l’aria di un’elegia a dirmi che anche le mamme possono impazzire. Allora ho visto una stella spenta vagare nel cielo e io avevo sete della sua luce. Perché Dio distrugge i suoi capolavori?! Ciò che provo ora è solo mio!
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