RUGHE SENZA STORIA
(dedicata a mia madre)
    
Si alternano nei tuoi occhi
giocosi folletti ad arcigni
giganti con lo sguardo
pieno di comando.
Poi……..un tenue accento
d’antica saggezza e di dolce
vecchiezza.
Poi ancora…
inghiotte l’austera donna
una stolta fanciulla
sterile d’amore.
Infine un guizzo nel vuoto
dove si lacera la fragile
tela della memoria.
Lacrime di polvere.
Rughe senza storia.
Trascorri così la tua
esistenza
coinvolgendo nei tuoi
silenzi
la mia incredulità
che mi soffoca in gola
il più disperato inganno
della vita.
Vorrei gridarti “Basta!
Smettila di scherzare alla tua
età!
Tu che sei sempre stata
così seria!
Le tue favolose espressioni
sono solo smorfie
ineleganti!
Ma ecco un suono triste
come l’aria
di un’elegia a dirmi che
anche
le mamme possono
impazzire.
Allora ho visto una stella
spenta
vagare nel cielo e io avevo
sete
della sua luce.
Perché Dio distrugge i suoi
capolavori?!
Ciò che provo ora è solo mio!