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Declinerò per te -speranza- la rosa rosae del mio giardino finché un empito di vita mi allontanerà da un malinconico declino. Mi esalterò ai grandi spazi della fiaba e si trasformerà in lirica ogni realtà al crogiuolo del tuo spirito. Amerò i boschi per i loro silenzi pieni di richiami eterni. Amerò il mare per le pagine di teogonia * scalfite sulle sue sculture di corallo. Amerò il ciglio del fosso innevato di pratoline dove sogno sempre mio padre accartocciato in preghiera. Si inebrierà di spazialità il mio pennello quando dipingendo angeli impazienti di volo m’improvviserò la loro ala mancante per giungere a Dio. E gusterò la persistente continuità delle tue carezze mentre m’aiuterai a declinare fino all’ablativo plurale tutte le rose del mondo. Poi…poi non importa se sarà…… già stata vita! * Teogonia = narrazione dell’origine e della genealogia degli dei.
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